Leggi il dossier Missioni Consolata di novembre 2016 sulla Colombia
Il Cauca è uno dei trentadue dipartimenti della Colombia, nel nodo montuoso della cordillera andina che rende l’area particolarmente ricca di rilievi e di corsi d’acqua. Le attività economiche principali sono l’agricoltura e l’allevamento ma anche l’estrazione mineraria (oro) e petrolifera hanno un grande peso.
Il Municipio di Toribio è situato sulla cordigliera centrale delle Ande, nel sud-occidentale dipartimento del Cauca. Gli abitanti sono circa 36.000, al 95% appartenenti al Popolo indio Nasa, divisi in tre resguardos (riserve): Toribio, Tacueyó e San Francisco. Oltre metà della popolazione è formata da giovani di età inferiore ai 25 anni.
Questo territorio, per quanto piccolo, ha un grande significato simbolico per tutto il Paese. È stato infatti una delle roccaforti della resistenza alla colonizzazione spagnola e il luogo dove nel 1971 nacque la prima organizzazione indigena della Colombia e dell’America del sud, il CRIC (Consejo regional indígena del Cauca), come strumento di difesa dei diritti dei Popoli indigeni.
Nel 1980 Toribio vede la nascita del Progetto Nasa che ha ottenuto il riconoscimento a livello nazionale con il Premio nacional de paz (Premio nazionale per la pace) e il Premio al mejor plan de desarrollo (Premio al miglior piano di sviluppo) e anche vari riconoscimenti a livello internazionale, fra cui la Catedra Nasa UNESCO e il Premio Ecuatorial delle Nazioni Unite. Nel 1984 il principale promotore del Progetto Nasa, padre Álvaro Ulcué Chocué, è stato assassinato e da allora la sua opera è stata continuata dai missionari della Consolata.
Grazie al Progetto Nasa in questi ultimi 30 anni la comunità ha ottenuto numerosi benefici, specialmente nel settore della educazione: gli alunni delle scuole elementari sono passati da 700 a 5.200 mentre nelle scuole medio e superiori l’aumento di studenti è stato da da 350 a 1.800 unità. È stata anche creata una scuola agraria e una scuola di arti e mestieri dove si formano i giovani locali.
Con l’aiuto della Pontificia Universitá Bolivariana di Medellin è stato possibile aprire a Toribio una sede universitaria con quattro facoltà dove vengono insegnate materie in linea con le esigenze della regione (scienze sociali, etno-educazione, economia e commercio, agro-industria).
Il progetto
Nonostante i numerosi passi avanti dell’ultimo trentennio, permangono una serie di problemi che rendono difficile il cammino della comunità. Tre, in particolare, si stanno manifestando negli ultimi anni: l’impoverimento della comunità, il permanere del conflitto armato e degli episodi di violenza ad esso connessi e il cambiamento culturale con il mescolarsi della cultura occidentale importata a quella indigena, con il senso di smarrimento che ne consegue.
I più colpiti dal disagio che questi tre elementi hanno creato sono i giovani che, non trovando alternative per migliorare la propria situazione sociale ed economica, hanno iniziato a prendere parte al conflitto armato come “milicianos” della guerriglia o “informantes” dell’esercito, oppure sono diventati attivi nella produzione e nel commercio delle droghe (coca, amapola, marijuana). Altri hanno abbandonato le proprie comunità per trasferirsi nelle grandi periferie urbane, dove spesso sopravvivono in condizioni di estrema indigenza.
In seguito a diverse assemblee promosse dalle autorità indigene e dall’équipe missionaria, si è formulato un progetto che ha cercato di affrontare il terzo aspetto e di promuovere un recupero e rafforzamento della consapevolezza delle comunità rispetto alla propria cultura. Fra le attività realizzate vi sono i corsi sulla cultura Nasa e i corsi di musica, danza, artigianato. Sono inoltre stati organizzati momenti aggregativi e ricreativi per i giovani sia in ambito artistico (danza, musica, ecc.) sia in ambito sportivo.
Finanziatori
PROGETTO CONCLUSO