La moringa oleifera è una pianta nativa dell’Himalaya e diffusa specialmente in India ma molto presente anche nel resto dell’Asia e in Africa. È oggetto di attenzione crescente per il suo alto valore nutrizionale. Vi proponiamo un excursus sullo stato delle conoscenze a proposito di questa pianta e sul ruolo che potrebbe avere nella lotta alla malnutrizione.
Le foglioline verdi, i rami e l’albero a cui sono attaccati vanno sotto il nome botanico di moringa oleifera e mai come negli ultimi anni si è parlato di questa pianta, che è presente sul pianeta in una decina di specie oltre alla oleifera. Sul sito della Fao, che l’ha nominata coltivazione del mese nel settembre 2014, si legge che «la moringa è una coltura importante in India, Etiopia, Filippine e Sudan» e diverse specie della pianta sono coltivate in quasi tutta l’Africa, l’Asia tropicale, l’America Latina, i Caraibi, la Florida e le isole del Pacifico. La moringa oleifera è la specie dal valore economico più elevato. In Africa anglofona è spesso chiamata drumstick tree, «albero delle bacchette da tamburo», per via della forma allungata dei baccelli che ne contengono i semi, mentre in Asia è nota come malunggay. (Continua a leggere su Missioni Consolata di agosto-settembre).