Il 2015 appena cominciato sarà l’Anno Internazionale dei Suoli. L’iniziativa, lanciata già lo scorso 5 dicembre in occasione della giornata mondiale dei suoli, avrà nella FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, il principale coordinatore. «La FAO», si legge nel comunicato di lancio dell’anno internazionale, «stima che un terzo dei terreni mondiali siano degradati, a causa dell’erosione, della compattazione, dell’impermeabilizzazione, della salinizzazione, dell’erosione di materiale organico e di nutrienti, dell’acidificazione, dell’inquinamento e di altri processi causati da pratiche insostenibili di gestione dei terreni. Se non vengono adottati nuovi approcci, nel 2050 l’ammontare globale di terreni arabili e produttivi pro capite sarà pari a solo un quarto del livello del 1960». Eppure, ricorda il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva, la crescita della popolazione mondiale richiederà un aumento del sessanta per cento circa della produzione alimentare e poiché gran parte del nostro cibo dipende dai suoli è facile capire quanto sia importante mantenerli sani e produttivi.
La FAO ha elaborato insieme all’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, la mappa mondiale del suolo e si prepara a fare da collettore dei risultati dei numerosi dibattiti, conferenze ed eventi che si svolgeranno in tutto il mondo nel corso dell’anno.
Ma il 2015 sarà anche Anno internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla Luce: il coordinamento è affidato in questo caso all’UNESCO e lo scopo è sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale su come le tecnologie basate sulla luce siano fondamentali nell’affrontare sfide globali nei campi
dell’energia, dell’istruzione, delle comunicazioni, della salute e dell’agricoltura. La pagina Why Light Matters (Perché la luce conta) del sito ufficiale dell’iniziativa illustra il ruolo delle luce in ambiti come l’energia, l’industria fotonica, le tecnologie della comunicazione – in particolare internet – e l’illuminazione; quest’ultima, ad esempio, rappresenta quasi il venti per cento del consumo globale di elettricità e gli sviluppi futuri delle nostre società dipenderanno anche da quanto efficacemente saremo in grado di illuminare le nostre città, case, scuole e aree ricreative.